Smart Working Scenario
Smart working significa trasformare radicalmente la cultura organizzativa della propria azienda.In questi anni abbiamo spesso confuso il remote working con il “lavoro agile”, una semplice connessione con una ristrutturazione dei processi lavorativi, lavorare con video chiamate con il lavoro a obiettivi.La recente pandemia ha obbligato le aziende al remote working, alcune hanno colto l’occasione per sperimentare il “modello Google” di organizzazione del lavoro a obiettivi: autogestione del tempo, controllo del processo lavorativo a progetto, team building a tappe intermedie per la valutazione di stato avviamento progetti.Non abbiamo la presunzione di giudicare quale dei due metodi di lavoro sia più efficace e redditizio, possiamo invece garantire che entrambi necessitano di una digitalizzazione dei processi e di una dematerializzazione in grado di migliorare la portabilità del dato.Le tematiche che ci stanno a cuore legate allo smartworking sono legate all’accesso sicuro ai dati e al loro trattamento, con workflow strutturati che eliminino gli sprechi di tempo.La digital transformation è un’ innovazione di processo, in quanto tale deve prevedere
- Analisi strategica di progetto
- Valutazione di impatto sulle risorse umane
- Profittabilità in termini di vantaggi competitivi sul mercato o cost saving.
Se l’analisi strategica di progetto passa da una valutazione dei sistemi di gestione documentale idonei a velocizzare le operazioni e a mantenere intatti i livelli di servizio lungo tutta la catena del valore, l’impatto sulle risorse umane rimane il vero collo di bottiglia. La resistenza al cambiamento il vero killer di ogni progetto di digitalizzazione. Il lockdown ha però obbligato le persone all’utilizzo di nuovi modelli di comunicazione tra stakeholder. Le best practice di questo periodo di distanziamento obbligatorio e homeworking hanno permesso alle aziende di avvicinare le persone a un lavoro diverso, dinamico, solution-centrico. Le aziende che hanno affrontato le problematiche degli archivi ibridi e della digitalizzazione dei processi hanno potuto rendere i propri dipendenti totalmente operativi dal primo giorno di lockdown. Alcune di loro, addirittura, prevedevano pre covid alcuni giorni per settimana di remote working obbligatorio, spesso parte di quel numero di aziende strutturate che generalmente in Italia corrisponde alla grande impresa, numero esiguo nel nostro tessuto imprenditoriale . La maggioranza è invece in ritardo nello strutturare processi idonei a un cambiamento così radicale. La fattura elettronica doveva essere un innesco tale da rivedere i processi per renderli digitali, è spesso risultato un semplice adempimento obbligatorio. Oggi i più moderni sistemi di Business Process Management, con i relativi workflow, possono rendere l’azienda efficiente gestendo i flussi in un’unica piattaforma. Una piattaforma che possa dare visibilità sul patrimonio di dati aziendale, la loro classificazione e i diritti di accesso. Il tema però più caldo è senza dubbio il workflow e la gestione dei flussi di approvazione o validazione, liberandosi da inutili burocrazie analogiche, dalle piaghe del wasting time e routine inutili alle quali i dipendenti sono continuamente esposti. Una buona compliance sui flussi che possa gestire in un unico portale le procedure più importanti per il business delle aziende permette, in questo periodo di crisi economica, di concentrarsi sulle competenze, di lavorare sulle persone rendendole business- centriche:
- Mappando il processo operativo e decisionale garantendo tempi di risposta più rapidi.
- Automatizzando le procedure garantendo SLA più puntuali.
- Team Building di progetto costanti e proficui che possano produrre e diffondere valore in una compliance definita.
- Brand Image: innovare significa oggi esporsi al mercato con un’immagine sana e dinamica.
- CSR projects: la portabilità del dato e la sua digitalizzazione rendono possibile diminuire lo spostamento dei dipendenti e un efficientamento energetico delle sedi aziendali.